Riccione | Tassa di soggiorno, gli albergatori chiedono rinvio
Hanno preso carta e penna e hanno scritto al sindaco Massimo Pironi poche chiare righe, nero su bianco. Gli albergatori di Riccione, alle prese con la neonata tassa di soggiorno (l’esordio nel bilancio di previsione 2013 approvato poche settimane fa dal consiglio comunale della Perla) hanno già notato che la cosa non ingrana. E non per loro defezione. A muovere la categoria verso la composizione della missiva sono state due mail inviate dal Comune oggi, sui cui contenuti lamentano indicazioni poco precise accanto al fatto che non tutti gli imprenditori le avrebbero ricevute.
“Le facciamo presente che a 17 giorni dall’applicazione dell’imposta di soggiorno i nostri albergatori non hanno ancora ricevuto un’adeguata e completa informazione su come riscuotere i soldi da voi richiesti al termine della vacanza a Riccione”, scrivono il presidente e il direttore di Aia, Bruno Bianchini e Luca Cevoli.
“Le difficoltà in cui la sua amministrazione sta mettendo gli albergatori è gravissima”, dicono Bianchi e Cevoli. “La gestione di una struttura ricettiva è fatta da diverse persone, organizzata a gestire nel miglior modo le tante pratiche burocratiche a cui siamo obbligati da Stato, Regione, Provincia, Comuni e organi ispettivi. Le chiediamo pertanto di procrastinare di 15 giorni la data di inizio della riscossione dell’imposta con un provvedimento urgente a salvaguardia della corretta gestione dell’imposta e delle nostre imprese”.